Medjugorje, 25 aprile 2019
"Cari figli,
questo è tempo di grazia, tempo di
misericordia per ciascuno di voi.
Figlioli, non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi e
attorno a voi.
Voi, figlioli, siete invitati ad essere
amore e preghiera.
Il diavolo vuole l’inquietudine e il
disordine ma voi, figlioli, siate la gioia di Gesù Risorto il quale è morto e
risorto per ciascuno di voi.
Lui ha vinto la morte per donarvi la vita,
la vita eterna.
Perciò, figlioli, testimoniate e siate
fieri di essere risorti in Lui.
Grazie per aver risposto alla
mia chiamata".
Commento di Padre
Livio di Radio Maria al messaggio del 25 aprile
Il
messaggio della Regina della Pace è veramente
commisurato alla situazione presente.
Prima di tutto fa riferimento al
tempo Pasquale, il tempo della Resurrezione, della vittoria di Cristo sulla
morte; Cristo
risorto è con noi fino alla fine del mondo.
La Madonna ha poi lo sguardo sulla
festa della Divina Misericordia e dice: “Questo è tempo di
grazia, tempo di misericordia per ciascuno di voi”, è il momento della Misericordia, del perdono dei
peccati. Gesù apparendo agli Apostoli nel Cenacolo dice: “pace a voi, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li
rimetterete non saranno rimessi”.
La Madonna fa quindi riferimento
esplicito alla situazione che la Chiesa sta vivendo: è il tempo del genocidio dei cristiani
del mondo.
La persecuzione dei cristiani
dall'ultimo secolo e mezzo è talmente vasta, che sono state uccise in odio
della fede decine di milioni di persone.
La persecuzione dei cristiani, il
sangue dei martiri è uno dei segni dei tempi ultimi secondo la rivelazione
Biblica, secondo i Vangeli, secondo l'Apocalisse, questo dà, insieme
all'apostasia, una collocazione al tempo nel quale viviamo.
La Madonna colloca la sua
esortazione nel contesto della Pasqua, la morte non esiste per chi vive in
Cristo Risorto, come Gesù stesso ha detto: “chi crede in Lui
non muore, ma ha la vita eterna”.
Dobbiamo preoccuparci di non
farci occupare dal vento della discordia e dell'odio, della guerra,
dell'opposizione, di tutto ciò che è veleno satanico che inquina i cuori.
Dobbiamo vivere nella gioia di
Cristo Risorto, vivere e alimentare questa gioia di Cristo Risorto mediante la
preghiera, in particolare l'Eucarestia, unendoci a Cristo Risorto e
testimoniare l'amore, la pace e il perdono.
Questa
è la medicina di Dio, poi il mondo avrà le medicine che poi a volte non sono neanche molto
efficaci, però non c'è dubbio che la medicina di Dio è proprio questa: combattere la
menzogna con la verità, l'odio
con l'amore, la discordia con la
concordia, il disordine con
l'ordine, ciò che è male con
ciò che è bene.
La Madonna ci invita a essere testimoni coraggiosi e perfino
dice che dobbiamo essere fieri di vivere in Cristo Risorto e di testimoniarLo.
Vediamo adesso il messaggio in
tutti i suoi passaggi:
“Cari figli, questo
è tempo di grazia, tempo di misericordia per ciascuno di voi”.
La prima
espressione “tempo di grazia” che ricorre spesso nei
messaggi della Regina della Pace, è in qualche modo specificata, con
l'espressione “tempo di misericordia”.
Tempo di misericordia a indicare la festa della Divina Misericordia,
che San Giovanni Paolo II ha fissato come data la prima Domenica dopo Pasqua.
La Divina Misericordia è l'essenza stessa di Dio che è amore e il suo amore è più
grande di qualsiasi peccato, però nel medesimo tempo si richiede da parte nostra di aprire il cuore alla Divina Misericordia;
l'umiltà di riconoscerci peccatori, l'umiltà di ammettere i propri peccati, il
pentimento per aver offeso Dio infinitamente buono e di essere amato, la
contrizione del cuore e il proposito di una vita nuova, una vita da cristiani
risorti e quindi una vita morta al peccato e viva di grazia.
Questo è il modo per ricevere la Divina Misericordia per
ciascuno di noi.
Poi la Madonna descrive la situazione attuale. La Madonna
vede ciò che noi non vediamo, sa benissimo che in questi attentati nelle Chiese
c'è un progetto globale di persone che sono al servizio del diavolo e dice: “non permettete che
il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi e attorno a voi”, non fatevi prendere
da questo vento satanico, il diavolo vuole l’inquietudine e il disordine, vuole
l’inimicizia, il diavolo vuole l’agitazione e quindi vegliate sui vostri cuori, siate sentinelle sulle porte dei vostri
cuori e chiudete le porte a questo vento grazie alla preghiera, grazie alla
grazia di Cristo risorto, grazie all’invocazione perché la grazia di Dio tocchi
i cuori anche di chi si è lasciato convincere dal diavolo a usare la violenza.
Nella traduzione
del messaggio viene usata la parola “inquietudine”, a mio parere sarebbe
più adatta la parola “agitazione”, perché in italiano la parola “inquietudine”
ha qualche valenza positiva: un cuore inquieto che va alla ricerca della verità,
invece qui si parla dell’opera di satana.
Il Cardinale Simoni diceva che da tante rivelazioni private pare che
decine di milioni di demoni si siano abbattuti sul mondo per metterlo in
agitazione, suscitare l’odio.
“Figlioli,
non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi,
non metta le radici nei vostri cuori”,
perché se mette le radici nei nostri cuori, satana esercita un potere su di
noi, ci usa come suoi strumento di guerra, di lotta e di odio, “vigilate, non permettere che cresca in voi
questo veleno e operate perché si dissolva attorno a voi”, nei nostri
habitat, nei luoghi nei quali viviamo, nelle famiglie, nelle comunità, nei
rapporti umani.
“Voi, figlioli,
siete invitati ad essere amore e preghiera”.
Lo Stato deve
proteggere i suoi cittadini e deve perseguire chi compie violenza, deve
giudicare secondo le leggi, ma il nostro compito è un altro: diffondere la pace di Cristo, l’amore
di Cristo, il perdono di Cristo, pregare per i persecutori come ci insegnano i
martiri cristiani, si prega per la loro conversione e invece del male noi
diffondiamo il bene, invece dell’odio, dell’agitazione, della maldicenza, tutte
espressioni della lingua biforcuta di satana, noi esprimiamo le parole del
perdono, come Gesù in Croce: “Padre
perdona loro perché non sanno quello che fanno”.
“Il
diavolo vuole l’inquietudine l’agitazione
e il disordine ma voi, figlioli, siate
la gioia di Gesù Risorto il quale è morto e risorto per ciascuno di voi”.
Se siamo presi
dall’agitazione, dall’inimicizia e dall’odio, diventiamo strumenti del diavolo,
se invece siamo preghiera, perdono, amore, noi siamo la gioia di Gesù Risorto,
siamo i suoi apostoli, i suoi strumenti, e la Madonna ci ricorda il mistero
pasquale che è il cuore del cristianesimo, che celebriamo in ogni Santa Messa,
“Gesù
Risorto è morto e risorto per ciascuno di voi”, tutti gli uomini,
compresi i non credenti, compresi quelli di altre religioni, compresi gli
stessi attentatori che hanno dimostrato una impietà unica perché ridendo e
scherzando si sono fatti saltare in mezzo ai bambini e noi ci chiediamo a che
livello di devastazione può arrivare un cuore umano, ebbene in mezzo a questa
desolazione, in mezzo a questo inferno dei cuori, “voi siate la gioia di Gesù
Risorto il quale anche per loro è morto ed è risorto”, e attende
che anche loro muoiano al male e risorgano a una vita nuova.
La Misericordia è per tutti, tutti pentendosi possono ricominciare una nuova vita.
“Lui
ha vinto la morte per donarvi la vita, la vita eterna”. Cristo è il
vincitore, Cristo è il vivente, è il Salvatore, è il Signore, il padrone del
mondo Possono farvi saltare con le bombe, ma la vostra vita è vita eterna, siete già nell’ambito
dell’immortalità.
“Perciò,
figlioli, consapevoli che Cristo
ha vinto, che in Cristo siete risorti, siete immortali, testimoniate senza paura, testimoniate l’amore, la pace,
testimoniate Cristo Risorto, Cristo unico Salvatore del mondo, testimoniate la
potenza della Croce che salva, e siate
fieri di essere risorti in Lui”.
Risulta che sia
la prima volta che la Madonna usa questa espressione: “siate fieri”, perché
siamo in un mondo nel quale si cerca di ridurre i cristiani in una situazione
di sudditanza psicologica e sociologica.
Ma noi che
seguiamo Cristo, nella nostra umiltà, nella nostra condiscendenza piena di
amore per chi ha bisogno, noi sappiamo che siamo i vincitori, siamo coloro che
sono salvati, e guardiamo gli altri che sono schiavi del maligno, del male e
della morte e non diciamo “vi sta bene”,
non diciamo “arrangiatevi”, ma
preghiamo per loro, per la loro liberazione, per la loro salvezza, per la loro
conversione.
Questo dà
fastidio al demonio, ruba a lui la preda che tiene nei suoi artigli,
“siate
fieri di essere risorti in Lui”, la fierezza dell’umiltà, la fierezza
della consapevolezza della vittoria di Cristo, la gioia di essere suoi, la
gioia di poter donare agli altri quella vita eterna che è stata donata a noi.
La Madonna ci
riporta sempre al cuore di tutte le cose.
Non ci pentiremo
mai di aver risposto alla chiamata della Regina della Pace.
N.B. Il testo
di cui sopra può essere divulgato a
condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it